Recensione a La giustizia di Iside, su Mondoscrittura

Esce su Mondoscrittura.it una recensione al seguito della Pesatura dell'anima, di Clelia Farris, romanzo vincitore del Premio Kipple 2010: La giustizia di Iside.
Recensione interessante che mette l'accento sulle peculiarità del romanzo ambientato nell'Egitto distopico; qui di seguito un passaggio che può esemplificare di cosa stiamo parlando:
L’arrivo di questo romanzo per l’iniziativa Fatti recensire di Mondoscrittura, ha suscitato un momento di perplessità nella sottoscritta. Da anni non approcciavo un fantasy “d’autore”, e non mi vergogno di ammettere che ho iniziato questa lettura con un sano scetticismo. Scetticismo che è crollato dopo le prime cinque pagine, vinto dall’interesse e dal piacere della lettura. La Giustizia di Iside fa quello che dovrebbe fare qualsiasi buon romanzo: tenerti incollato dalla prima all’ultima pagina. È anche un romanzo che alla fine lascia più domande che risposte, e un pizzico di amaro in bocca: non sapremo mai come si è giunti a imbrigliare Iside (e anzi ci rimarrà il sospetto che non fosse altro che una creatura del Mare di Sotto), né se i caimani sono veri coccodrilli trasformati in mezzi di trasporto, o se l’Ostrakon è un cellulare/ostrica. Rimane tutto alla nostra immaginazione capire come i fiori possano dare luce e gli aracne tessere notizie, ma non ci interessa davvero. Partiamo con Sadou e Naima verso una destinazione sconosciuta, sperando che l’autrice possa regalarci presto un sequel.
Vi ricordiamo che il romanzo è in vendita sia in cartaceo che in digitale, quest'ultimo libero da DRM (in formato sia ePub che MOBI), al prezzo rispettivamente di 11€ e 2,5€. Buona lettura a tutti.

Alessio Brugnoli incontra i lettori de Il Canto Oscuro


Parti della macchina differenziale di Charles Babbage,
conservata al London Science Museum
 

Alessio Brugnoli, talentuoso autore del romanzo Il Canto Oscuro, spiega sul suo blog le ragioni che l'hanno spinto ad adottare un approccio nei confronti della tecnologia per certi versi spiazzante, specialmente per un'opera come Il Canto Oscuro, ascrivibile al genere steampunk.

Rispondendo indirettamente alle critiche avanzate da alcuni lettori, Alessio conferma che la mancanza nel testo di una tecnologia particolarmente avveniristica è frutto di una precisa scelta narrativa.

Per chi volesse approfondire l'argomento, questo è il link del post originale pubblicato pochi giorni fa dall'autore.

Approfittiamo dell'occasione per segnalare che hanno anche preso il via le presentazioni del libro, per ora così articolate:

- 30 Maggio, ore 21.00, allo Hula Hoop Club di Roma, in via Luigi Filippo De Magistris 91/93

- 9 Giugno, a Cerreto Laziale, nell'ambito dello Art Festival 2012

Non mancheremo di segnalarvi i prossimi appuntamenti. Perciò, amici lettori, restate sintonizzati.


Esce l'edizione cartacea de Il Canto Oscuro di Alessio Brugnoli

Approda all'edizione cartacea Il canto Oscuro di Alessio Brugnoli, romanzo vincitore del Premio Kipple 2011. Un'opera affascinante e divertente, che coniuga il genere steampunk in contesti inusuali e imprevedibili. 

Come recita la scheda dell'opera,

questo romanzo ci regala un ottimo esempio di steampunk di ambientazione "romana": un panorama d'inizio secolo in cui le sorprese tecnologiche non mancano e l'azione si snoda tra eleganti teatri dell'opera, antiche residenze decadute, bische e la classica Roma "sparita". Sullo sfondo di un'indagine, partita per scoprire il responsabile di un crimine, si muove il principe Andrea il quale diventerà, suo malgrado, testimone di un tempo di trasformazione, un tempo che segnerà l'avvento di un nuovo modo di concepire l'elaborazione elettronica.

La copertina, dal gusto volutamente retrò, è di Elena Cermaria

La presente edizione va naturalmente ad affiancarsi alla versione in eBook, già disponibile da qualche tempo.

La giustizia di Iside - Cartaceo

Esce anche in cartaceo, per l'autrice Clelia Farris, La giustizia di Iside, il romanzo seguito de La pesatura dell'anima, vincitore del Premio Kipple 2010.
In un Egitto sospeso tra culto dei morti, religione isiaca, trasformazioni genetiche di vegetali e animali, e una rivoluzione, politica ed ecologica, si innestano le vicende dei Sette, una squadra di poliziotti che, grazie a un accordo con i Giudici dei Morti, può scambiare l'anima di un assassino con l'anima della vittima, e ottenere che quest'ultima resusciti. Ma perché questo avvenga, occorre che tutti i componenti della squadra si riuniscano nel serdab.

Menes, uno dei Sette, è ucciso in un bagno pubblico dismesso. Il capitano che comanda la squadra chiama Naïma a sostituirlo.

Naïma è un Occhio di Horo, un detective che si occupa di delitti comuni. Per obbedire al superiore, è costretta ad abbandonare la caccia a un assassino che uccide dissanguando le sue vittime, e ne tumula il corpo in modo insolito: una piramide di fogli bianchi, un violoncello, una lastra di cristallo.

Nel corso delle indagini, i Sette si troveranno ad affrontare il Mare-di-Sotto, una regione sotterranea popolata da creature mostruose, originate da dissennati accoppiamenti pre-rivoluzione tra geni di pesci, di alghe e di esseri umani. E scopriranno che non tutti i resuscitati sono felici di essere ritornati in vita.

Naïma infine riuscirà a risolvere i suoi casi e a scoprire chi ha ucciso Menes, ma il prezzo da pagare sarà alto.
Il libro è in offerta lancio a 11€, 240 pag., ISBN 978-88-95414-76-8, cliccando qui.

Kipple al Salone del Libro di Torino


Il nostro Francesco Verso, nella sua qualità di product manager della nostra casa editrice, parteciperà - da oggi, giovedì 10 maggio, sino a domenica 13 - alla lunga maratona di eventi, incontri, presentazioni e... tutto quanto fa editoria che costellano il Salone del Libro di Torino.

In particolare, segnaliamo la sua presenza allo International Book Forum (10 - 12 maggio). 
Lettore avvisato...

Recensione a Due mondi, di Francesco Verso

Michele Nigro recensisce Due mondi, di Francesco Verso, sulle pagine del suo blog. Lo fa con toni entusiastici e per questo copiamo e incolliamo, qui sotto, un passo della recensione invitandovi a leggere il resto sul blog di Nigro.
“Due mondi” è una storia ‘post cataclismatica’ che il Ballard de “Il mondo sommerso” avrebbe senza dubbio apprezzato: se non altro per il riferimento indiretto all’archeopsiche, all’immaginario collettivo dei postumani protagonisti del racconto, gli Aeromanti e gli Aquamanti, che popolano un futuro pianeta Terra profondamente modificato. Da apprezzare la scelta di non collocare il destino postumano dei terrestri nello spazio, proiettandoli verso obiettivi intergalattici inflazionati.
È un racconto portatore di un chiaro messaggio ecologista e animato da una sorta di mini-quest: l’Autore oscilla tra la fiducia nella scienza, e nella biotecnologia in particolare (Francesco Verso è un autore trans-postumanista “dichiarato”), e la consapevolezza visionaria che dovrebbe accompagnare – per evitare catastrofiche derive scientiste – le azioni degli utilizzatori finali di una scienza che svela meccanismi intimi. Nella ricerca di una Torre del Seme (già in altre occasioni letterarie, il raggiungimento di altre autorevoli torri ha simboleggiato la fine della quest e l’inizio di un’epoca migliore) s’intravede il “destino genetico” della Terra e la possibilità concreta di un futuro. La biotecnologia come problema e soluzione.

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