Intervista a Roberto Bommarito

Un'intervista a Roberto Bommarito, vincitore dell'ultimo Premio Short-Kipple 2012, è uscita sul blog di Ferruccio Gianola. Andiamo per estratti:
Te la senti di definirti in modo che anche i miei lettori possano conoscerti?

No, non me la sento. Scherzo. In realtà è difficile autodefinirsi, anche perché più spesso che mai sono le persone che ci circondano a prendersi il disturbo al posto nostro. Purtroppo, aggiungerei. Ma, dato che me ne dai l'occasione, quello che posso dire è che ho vissuto una vita abbastanza complessa e questo si riflette, credo, nel mio bisogno di esprimermi, di comunicare qualcosa. Scrivere è un modo di farlo. Penso anche, però, che chi scrive sia un pessimo comunicatore. Sembra paradossale, ma quello che voglio dire è che uno scrittore, secondo me, è una persona che usa valanghe di parole per dire le cose più elementari, quelle cose che tutti gli altri invece esprimono con una semplice frase. Forse proprio perché lo scrittore è estraneo a quella semplicità. Oppure perché le frasi facili troppo spesso scadono in cliché privi di significato - e scrivere è il tentativo di rimediare a questo vuoto, di ridare appunto un significato autentico alle parole. Se dovessi autodefinirmi, direi che sono un pessimo comunicatore che, malgrado ciò, cerca di dire qualcosa.
 E più avanti:
Quando hai deciso di fare lo scrittore, se c’è un momento?

Nella tradizione maltese esiste un piccolo rituale chiamato il-Quccija. Il bambino viene posto davanti a degli oggetti. L'oggetto che sceglierà è indicazione di che strada intraprenderà nella sua vita. Io scelsi un libro. Ovviamente, in realtà, non è quello il momento in cui ho scelto che sarei diventato scrittore, però a volte mi piace fantasticare che invece lo sia. In ogni modo, per un certo periodo ho avuto un blog, quando ancora sentendomi pronunciare la parola blog la gente aggrottava la fronte, non sapendo di che diavolo stessi parlando. Ho deciso di mettermi davvero in discussione, però, solo nel 2009, partecipando a USAM, Una Storia al Mese, un concorso online di narrativa ideato da Edizioni XII. Arrivai terzo col racconto Modus operandi, sorrisi e lacrime.
Infine, Kipple:
E di Scarti e del premio Kipple, cosa puoi dirmi: che soddisfazione ti ha dato?

È stata una sorpresa e allo stesso tempo una grande soddisfazione che è venuta subito dopo quella della vincita del concorso Discronia indetto da Edizioni XII. Ringrazio di cuore la Kipple Officina Libraria per questo, ovvero per avermi dato l'opportunità di raggiungere più persone tramite la pubblicazione del racconto. Attraverso Scarti ho voluto dire che alla fine sono le nostre stesse azioni a creare i mostri che ci perseguitano. Spero di esserci riuscito, almeno in parte.

Premio Short-Kipple 2013


Kipple Officina Librariawww.kipple.it

Kipple Officina Libraria bandisce per l’anno 2013
la III edizione del Premio Short-Kipple per i migliori racconti di fantascienza.

PREMIO SHORT-KIPPLE 2013

1) Sono ammesse solo le opere in lingua italiana inedite, mai pubblicate su carta, neppure parzialmente. I racconti devono avere la lunghezza minima di 5 cartelle dattiloscritte e massima di 20 cartelle (per cartella s’intende, all’incirca, una pagina da 60 battute di 30 righe, cioè 1800 caratteri spazi inclusi).

2) Il contenuto deve essere SOLO ed ESCLUSIVAMENTE fantastico.
I generi ammessi sono:
- fantascienza (hard science-fiction, post-cyberpunk, steampunk, bio-punk)
- narrativa di anticipazione
- neo-noir (thriller e new weird)
- horror
- urban fantasy
Testi di qualsiasi altra natura NON verranno presi in considerazione.

3) È possibile partecipare con più opere.

4) La quota di partecipazione è fissata in 5 € per ogni racconto, da accreditare entro il 1° gennaio 2013
sul conto corrente postale n° 43103274 con causale “Premio Short-Kipple 2013”
oppure tramite bonifico con le coordinate bancarie:
IBAN IT95W  07601 01600 000043103274 intestato a Gianluca Cremoni
con causale “Premio Short-Kipple 2013”
oppure tramite paypal: kol@kipple.it

5) La scadenza è fissata per il 1° gennaio 2013.

6) I racconti devono essere spediti in allegato all’indirizzo: kol@kipple.it
indicando nel titolo dell’e-mail “Premio Short-Kipple 2013”.
Nel corpo della mail dovrà essere presente: il Titolo (o i titoli) dell’opera, l’Autore e la dicitura: “dichiaro che il progetto allegato non deriva da plagio e di essere in possesso di tutti i diritti ad esso connessi; ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003 n.196”, “acconsento al trattamento dei dati personali da me forniti”.
In allegato dovrà esserci il testo salvato come “titolo opera” di “nome autore” (con nome dell’autore, il titolo dell’opera e un indirizzo email sul frontespizio della prima pagina) e deve essere presentato SOLO in formato elettronico .doc, .rtf, .odt o .docx e, sempre in allegato, la ricevuta del pagamento.

7) Non si richiedono manoscritti e/o dattiloscritti (che comunque non pregiudicheranno la partecipazione).

8) Il vincitore del Premio avrà diritto alla pubblicazione del racconto sulla collana eBook “Capsule”, distribuita su tutti i portali on-line quali IBS, Mediaworld, Unilibro, LaFeltrinelli, Biblet, Bol, Bookrepublic, ecc. e su Amazon relativamente ai siti Usa, UK, Italia, Francia, Spagna e Germania.
La Kipple si riserva di segnalare i racconti finalisti e, solo in caso in cui si ritengano meritevoli, di essere pubblicati sulla rivista cartacea NeXT, e/o pubblicti in un’antologia eBook sulla collana “eAvatar”.
 Il vincitore riceverà un regolare contratto edioriale entro la primavera del 2013.

Riepilogo:
Lunghezza: min 5 max 20 cartelle
Scadenza: 1° gennaio 2013
Invio a: kol@kipple.it in formato .doc, .rtf, .odt o .docx.
Quota di partecipazione: 5 € ogni racconto

Quando è il momento giusto per acquistare un e-reader?


A causa dell'obsolescenza rapida della tecnologia, ci si chiede se ci sia un momento giusto per acquistare un supporto per ebook. Dato per scontato il biennio 2012-2013 è il momento giusto, pare che sia l'autunno il periodo migliore per acquistare prodotto che abbiano una "durata tecnologica" maggiore.
Leggiamo dal blog Laptop Magazine:
"Attualmente ci sono diversi ottimi eReader sul mercato, dal tablet Kindle Fire all’eInk Nook Simple Touch. Ma così come l’offerta rimarrà molto ampia nel futuro, la qualità dei dispositivi migliorerà notevolmente. Barnes & Noble ha appena messo sul mercato ilSimple Touch con luce integrata, e pare che Kindle farà lo stesso quest’estate.Ma la retroilluminazione è solo la punta dell’iceberg dell’innovazione. Preparatevi al lancio del Kindle Fire 2 quest’autunno, completo di schermo ad alta risoluzione e forse anche più grande, da 8,9″. Ravvivata dal cospicuo investimento Microsoft e non intenzionata a stare con le mani in mano, anche B & N sicuramente metterà in vendita un nuovo tablet Nook Color entro l’anno, dotato di una risoluzione più alta della classica 1024 x 600. Voci insistenti dicono anche che Amazon metterà in vendita un nuovo modello di Kindle basato sulla tecnologia eInk a colori entro l’anno."
Secondo me, quest'ultima voce sarà un passo fondamentale per la diffusione degli ebook: è ciò che stiamo spettando anche noi!

Buon Ferragosto, buone ferie da Kipple.it

La redazione di Kipple.it augura a tutti i suoi lettori e non solo un buon Ferragosto e un periodo di ferie rilassante, con i nostri libri digitali e non solo, in attesa che tra pochi giorni si ricominci l'opera editoriale con altre novità.
Nel frattempo, un pizzico di cultura, se permettete, sull'origine del termine Ferragosto, citazione presa pari pari da Wikipedia, convinti comunque di sfondare una porta aperta con voi dotti lettori:
Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Consualia, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.
Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro, asini e muli, venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori.
Nell'occasione, i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia: l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria dai decreti pontifici.
Ecco, è tutto per questo post, grazie ancora a tutti e KeepTalking!

Una domanda sugli ebook a Luigi Milani | Il Blog di Edizioni XII

Intervista a Luigi Milani sul blog di Edizioni XII, riguardo agli eBook. La citazione di Kipple è d’obbligo, non solo perché Luigi ne interpreta l’Ufficio Stampa, ma perché i dati di vendite della piccolissima casa editrice si basano, quasi tutti, proprio sugli eBook. Leggiamo cosa dice:
Come avevamo previsto io e gli altri ragazzi di Kipple, l’avvento del Kindle Store di Amazon Italia ha immesso nuova linfa vitale nel mercato degli eBook, portandoci a un successo di vendite, specie nei mesi “caldi” delle feste natalizie, davvero lusinghiero.
Su quali aspetti dell’eBook bisognerebbe puntare? Domanda non facile. Credo che sarà lo stesso mercato, come al solito, a fornirci le risposte. Di certo, quando i prezzi dei dispositivi atti alla lettura degli eBook scenderanno ulteriormente di prezzo, credo che la diffusione degli eBook ne trarrà grande giovamento. Già ora esistono ereader e tablet dal costo inferiore ai 100 euro, ma non escludo che la soglia dei prezzi sia destinata a scendere ancora.

Intervista ad Alessio Brugnoli, Premio Kipple 2011

Intervista ad Alessio Brugnoli sul sito La zona morta, nell'ambito delle sue capacità di scrittore e vincitore del Premio Kipple 2011 con il romanzo Il canto oscuro. Vi ricordiamo che il romanzo è in vendita sia in cartaceo che in digitale, quest'ultimo libero da DRM (in formato sia ePub che MOBI), al prezzo rispettivamente di 11€ e 2,5€.
Alcuni passi della chiacchierata:
E COSI’ HAI VINTO IL PREMIO OMONIMO LO SCORSO ANNO: RECENTEMENTE E’ INFATTI USCITO IL TUO PRIMO ROMANZO INTITOLATO “IL CANTO OSCURO”, PUBBLICATO DA KIPPLE OFFICINA LIBRARIA. VUOI RACCONTARCI DI CHE SI TRATTA?
“Il canto oscuro” è un romanzo steampunk, ossia appartenente a quel filone della fantascienza in cui si presuppone come, a causa delle realizzazione della macchina analitica di Babbage, la rivoluzione informatica sia avvenuta nell’Ottocento. Ciò implica due cose:
  1. La proiezione delle problematiche contemporanee in un contesto straniante, in cui il Passato funge da specchio deformante del Presente;
  2. La rivisitazione dei miti positivisti dell’Ottocento, come a esempio la Rivoluzione Industriale o il fardello dell’Uomo Bianco di Kipling o nel caso specifico della narrativa americana, il West.
“Il canto oscuro” è poi ambientato in una Roma particolare, dove, a inizio Novecento, vivacchia ancora lo Stato Pontificio
COME E’ NATA L’IDEA DI FONDO DEL ROMANZO?
E’ nata dalle lettura di tre libri. Il primo, cosa molto banale, è stato “La macchina della realtà” di Gibson e Sterling. L’ambientazione mi piacque moltissimo, ma… lo ammetto, trovai la trama confusionaria e sconclusionata. Con il senno di poi, posso comprendere razionalmente la scelta dei due scrittori: in un mondo dominato dalla teoria del caos e delle catastrofi, in cui il teorema di incompletezza di Godel impedisce qualsiasi interpretazione consistente, la trama, con il susseguirsi di cause, effetti e relazioni, non ha più valore. Però, il risultato pratico… Il lettore, quando si confronta con un libro, è perso nel labirinto delle Idee di chi scrive. Come a Teseo, serve un filo per trovarvi l’uscita. Nello stesso periodo, lessi “Il club dei filosofi dilettanti”. Un bel romanzo, da cui ho tratto spunti di riflessione, ma di cui mi lasciò perplesso l’approccio buonista. Di fatto, un giallo è sempre una dichiarazione d’ottimismo nei confronti dell’etica e della ragione: la legalità trionfa sempre e il mondo è un oggetto perfettamente comprensibile. La vita, però, non mi ha reso così ottimista: quindi decisi di buttar giù un racconto lungo, con le macchine analitiche, con un delitto e una trama comprensibile, dove però avrebbe trionfato l’incertezza morale e gnoseologica… L’ultima lettura è stato il saggio “La struttura delle rivoluzioni scientifiche” di Thomas Kuhn che analizza il processo di graduale formazione della scienza nella storia, seguendo le dinamiche della scienza normale, della crisi del paradigma e del momento rivoluzionario fino al ristabilimento di una situazione di normalità. Proprio questo saggio mi ha fornito l’idea di rappresentare nel romanzo la transizione a due diverse visioni della tecnologia…
QUAL E’ STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?
In realtà la parte più complessa è nella realizzazione di un intreccio che colpisca il lettore e lo sorprenda. Creare un’ambientazione è assai meno complicato di quello che può sembrare a prima vista. Partendo da un’idea iniziale, l’importante è documentarsi a fondo in biblioteca o, se si è troppo pigri, tramite Google. E’ una questione di pazienza e curiosità, più che di intelletto. Per i personaggi, vale sempre quello che ha detto il buon Graham Greene: “Scrivere è assegnare destini differenti alle persone che conosciamo bene”.

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