Alda Teodorani, gli audio-racconti e non solo


La grande scrittrice e sceneggiatrice, le cui opere, lo ricordiamo once again, sono acquistabili a prezzo più che vantaggioso sul suo Alda Teodorani’s Corner, ci aggiorna su cosa bolle nella sua pentola d’artista e ci introduce a un progetto cui tiene molto, gli audio-racconti. E noi di Kipple siamo coinvolti a pieno titolo nell’operazione, come capirete leggendo l’intervista. Stay tuned e... grazie, Alda!

Come nasce l’idea degli audio-racconti?

L’idea degli audioracconti è nata molti anni fa con un’autoproduzione, un cd dal titolo Coltelli. Pensavo da tempo a letture dei miei lavori su cd con un sottofondo musicale. Nel 2000 avevo proposto a un editore di fumetti quel testo: avevo in mente una serie di sanguinarie inquadrature in cui il coltello fosse il protagonista. Ovviamente l’editore non lo pubblicò e mi venne l’idea di farne un audio racconto. L’ho prodotto da sola in 100 copie e venduto non ricordo nemmeno più a che prezzo, nel 2001. Da allora ho sempre continuato a pensare in modo un po’ pigro agli audioracconti, e nel frattempo ho realizzato il mio cd-art-book 15 desideri. Eppure l’idea di un reading diretto ai miei lettori che potessero ascoltarmi in auto o in casa loro non mi ha mai lasciata, l’idea che chiudendo gli occhi possano sentirmi parlare e pensare che io sia lì a legger loro le mie storie. Sarà che amo tanto leggere a voce alta quello che scrivo… non so.
Di fatto, proprio negli ultimi tempi, un lettore e amico di vecchia data – lo stesso che mi ha spinto un po’, quando si è comprato un iPad, a pubblicare le mie opere in e-book, m’ha detto: fallo ora, dai! E io ho vinto la pigrizia e ho iniziato a fare un po’ di prove di registrazione…

A breve sarai protagonista di un’iniziativa, che ti vedrà lettrice dei racconti inviati da altri autori. Ce ne vuoi parlare?

Ho sempre questa fissazione, che i nuovi autori debbano avere delle possibilità di emergere e ho sempre lavorato in tal senso, anche ovviamente con tante delusioni, di gente brava che non aveva carattere e dopo un po’ lasciava perdere, o di altri che non hanno speso una parola di ringraziamento dopo che ho lavorato tanto per aiutarli, di recente mi è capitato di fare gratuitamente un lungo lavoro di editing per un testo che ritenevo molto bello e invece di aspettarmi, come avrei fatto un tempo, di essere inserita nei ringraziamenti ho semplicemente detto all’editore di accreditarmi come editor. Eppure la voglia di dare una mano a chi ama scrivere non mi passa mai, per questo mi è venuta l’idea di prestare la mia voce per il vincitore di un contest che fosse promosso da Kipple, spero che un domani altri autori noti seguiranno il mio esempio.

A cosa stai lavorando in questo periodo?

Sto lavorando a un saggio per le Edizioni Mediterranee, che come sempre faccio firmerò con il nome di mia madre. Ho appena finito di revisionare un testo per le edizioni Mystero – Profondo rosso e sto lavorando alla promozione del mio Belve – Final Cut, che dopo essere stato pubblicato da Kipple in e-book, sta uscendo in cartaceo per Cut-up, corredato da una lunga conversazione tra me e Pierluca D’Antuono, mio lettore oltre che critico letterario, musicale e cinematografico, sui significati profondi di questo testo e sulla sua revisione. Sto lavorando alla Scuola Internazionale di Comics, dove è appena cominciato il mio corso di scrittura creativa, inoltre – anche se in questo preciso momento è stato messo in standby, sto scrivendo un nuovo libro.

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