È appena di ieri la notizia della SIAE che chiede l'obolo ai siti web per la diffusione dei trailer cinematografici, che già oggi spuntano altre scampoli di lucida follia. Ce ne parla sempre Fantascienza.com. Che riporta le ineffabili note ufficiali rilasciate dalla SIAE:
l’operazione è volta semplicemente a regolarizzare situazioni esistenti di siti che pubblicano da anni video musicali, trailer cinematografici e altri contenuti multimediali che contengono musica protetta dal diritto d’autore
In... soldoni, è proprio il caso di dire, traducendo dal burocratichese, per
pubblicare video bisogna pagare, sia che si tratti di
testate registrate sia che si tratti di siti amatoriali. A meno che non
si linki il video anziché embeddarlo o sfruttarlo tramite canali pubblicitari, che hanno ben altre tariffe.
Non possiamo allora che associarci alla chiosa di Silvio Sosio: E poi qualcuno crede ancora che l'Italia sia un paese normale?
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