Daniel Pennac, grande autore francese, ha l'indiscussa capacità di intrattenere il lettore divertendolo, ma al contempo offrendo riflessioni profonde sull'esistenza. Oggi vi proponiamo alcune delle sue frasi più celebri. Buona lettura!
- Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d'altronde, o il tempo per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. (Come un romanzo)
- Il tempo per leggere, come il per amare, dilata il tempo per vivere. (Come un romanzo)
- L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. (Come un romanzo)
- E sopratutto, leggiamo contro la morte. (Come un romanzo)
- La nascita della delinquenza è l'investimento segreto nella furbizia di tutte le facoltà dell'intelligenza. (Diario di scuola)
- Nel deserto il tentatore non è il diavolo, è il deserto stesso: tentazione naturale di tutti gli abbandoni. (Diario di scuola)
- Statisticamente tutto si spiega, personalmente tutto si complica. (Diario di scuola)
- Siccome nessuno reagisce, il Piccolo si avvicina a me e Stojilkovicz. "È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile." (La fata carabina)
- Se Dio esiste, spero che abbia una scusa valida. (La fata carabina)
- Ma così è la vita: se incontri un essere umano nella folla, seguilo... seguilo. (La fata carabina)
- "Anch'io ti voglio. Come porta-aerei, Benjamin. Vuoi essere la mia porta-aerei? Verrò a posarmi di tanto in tanto, per rifare il pieno di sensazioni." Posati bellezza, e vola via quando vuoi. Io da questo momento navigo nelle tue acque. (Il paradiso degli orchi)
- Si immagini da qualche parte in un romanzo, questo la aiuterà a lottare contro la paura. (Il paradiso degli orchi)
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