E' di pochi giorni fa la notizia che Kipple pubblicherà prossimamente Malanima, raccolta di racconti noir di Alessandro Manzetti con prefazione di Sergio "Alan D." Altieri, ed ecco che già arrivano le recensioni in anteprima. Apre le danze Miriam Mastrovito, su IlFlautoDiPan, che usa parole esatte per descrivere l'opera, insistendo sul fatto che bisogna trovare il filo comune di tutti i racconti perché esso esiste, ed è ben rilevabile.
Nell'attesa dell'uscita di Malanima, a fine febbraio, vi lasciamo ad alcune note di Miriam e vi invitiamo a rimanere in ascolto di KippleBlog.
L’Oscura Signora che incombe, falce in pugno e mantello spiegato: non è solo l’immagine che anticipa Malanima ma una sensazione che accompagna l’intera lettura di questa antologia. Sensazione di essere braccati e infine fagocitati dal drappo nero, presi in un abbraccio che incute terrore ma non sempre si risolve nella paura. La stretta della Mietitrice sa essere anche liberatoria, lussuriosa, consolatoria; a volte reca odore di follia, altre di redenzione e riscatto… almeno agli occhi di chi la elude e si mette in coda per il prossimo giro.Sono storie di eros e thanatos, storie buie e maledette quelle che compongono la raccolta di Alessandro Manzetti. Racconti che disturbano il sonno e graffiano dentro ma che allo stesso tempo ipnotizzano e colpiscono per la loro macabra bellezza.La Morte è una costante, gioca un ruolo da protagonista, mostra al lettore i suoi molteplici volti e i suoi mille mezzi. La vediamo farsi lava e ribollire nel ventre di un vulcano, che partorisce stelle e mostri. La gente del luogo li chiama Kombe, sono mangiatori di uomini ma, all’occorrenza, pure dispensatori di giustizia (Verso il Monte Meru). La vediamo aggirarsi nelle fogne intenta a sguinzagliare lupi lanciati a caccia di anime che possano nutrirla (Malanima); annidata oltre la superficie di uno specchio che si ciba di parole (Lo specchio di Frill); tra le onde del mare (L’astronave caduta); nella mente perversa di una coppia alla ricerca di nuovi stimoli (Atlantide); in uno scantinato che rigurgita mostri (Padroni di mostri); negli occhi di una stella intrappolata in una fossa (Stella sottoterra); tra le righe di un annuncio erotico diffuso via web (Interno 1); sotto le unghie graffianti di un sepolto vivo (Una corona di vermi), nei sudici giochi di un pedofilo (Il sogno di Puck).
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