Gli aforismi di Stephen King

Del re dell'horror abbiamo parlato già svariate volte su questo blog (troverete una lista di articoli a lui dedicati in coda al post), ma oggi vi proponiamo alcune delle sue frasi più interessanti tratte dalle sue opere. Frasi in alcuni casi paradossali, spesso invece riflessive e che inducono a pensare. Buona lettura!
  • L'essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia. (da A volte ritornano)
  • Forse è solo lo spirito della massa. Dare addosso all'individuo. (da Ossessione)
  • Non sappiamo quali saranno i giorni che cambieranno la nostra vita. Probabilmente è meglio così. (da L'Acchiappasogni)
  • Il mondo aveva i denti e con quei denti poteva morsicarti in qualsiasi momento. (da La bambina che amava Tom Gordon)
  • Io non credo in nessun Dio veramente pensante che prende nota della caduta di ogni uccello in Australia e ogni insetto in India, un Dio che registra tutti i nostri peccati in un librone d'oro e ci giudica quando moriamo... non voglio credere in un Dio che crei volontariamente persone cattive e poi volontariamente le spedisca ad arrostire nell'inferno che ha creato lui. Questo no. Però credo che ci debba essere qualcosa. (da La bambina che amava Tom Gordon)
  • Ma il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane. (da Carrie)
  • Quello che Darwin per delicatezza non ha voluto dire, amici miei, è che se siamo diventati i padroni del mondo non è stato perché siamo i più intelligenti o nemmeno i più crudeli, ma perché siamo sempre stati i più pazzi e sanguinari figli di puttana della giungla. (da Cell)
  • Se fare il ragazzo significa imparare a vivere allora fare l'adulto significa imparare a morire. (da Christine)
  • Se la vita ti dà limoni, fatti una bella limonata. (da Cujo)
  • Fame. Ha funzionato per Michelangelo, ha funzionato per Picasso, e funziona per centomila artisti che non lo fanno per amore (anche se può darsi che abbia la sua parte) ma per mettere il pane in tavola. Se vuoi tradurre il mondo, devi usare i tuoi appetiti. Vi stupisce? Non dovrebbe. Non c'è niente di più umano della fame. Non c'è creazione senza talento, ve lo concedo, ma il talento è gramo. Il talento mendica. La fame è la spinta dell'arte. (da Duma Key)
  • Fatti il giorno e che il giorno faccia te. (da Duma Key)
  • Perché gli scrittori ricordano tutto, Paul. Specialmente quello che fa male. Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E dalle più grandi avrai romanzi, non amnesie. Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l'unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice. (da Misery)
  • Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate. (da Le notti di Salem)
  • Ragazzi, il romanzesco è la verità dentro la bugia, e la verità di questo romanzo è semplice: la magia esiste. (da It)
  • Stanno stretti sotto ai letti sette spettri a denti stretti. (da It)
  • Allora vai senza perdere altro tempo, vai veloce mentre l'ultima luce si spegne, vattene da Derry, allontanati dal ricordo... ma non dal desiderio. Quello resta, tutto ciò che eravamo e tutto ciò che credevamo da bambini, tutto quello che brillava nei nostri occhi quando eravamo sperduti e il vento soffiava nella notte. Parti e cerca di continuare a sorridere. Trovati un po' di rock and roll alla radio e vai verso tutta la vita che c'è con tutto il coraggio che riesci a trovare e tutta la fiducia che riesci ad alimentare. Sii valoroso, sii coraggioso, resisti. Tutto il resto è buio. (da It)

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