Su Scrittevolmente esce una recensione a La giustizia di Iside, di Clelia Farris, romanzo apprezzato in lungo e in largo per l'intera Rete; ormai siamo alla quarta segnalazione di fila, e tutte quante sono positivi. Ma andiamo su Scrittevolmente...
Libro seguito – gemello di La pesatura dell’anima; Clelia Farris ritorna con un romanzo fantascientifico ambientato in universo alternativo dai tratti egizi ed ecologici, un pittoresco mondo a metà tra un passato pregno di misteri e fascino e un futuro innovativo e sorprendentemente colorito.
La storia parte con l’omicidio di un membro importante della cerchia dei Sette, e per ripristinare la giustizia è necessario trovare un nuovo componente che compia il rituale con Iside. Naïma non è felice di essere la prescelta, ma il suo senso del dovere la spingono non solo a far buon viso a cattivo gioco, ma anche a violare le parole della Medithe per cercare un vero colpevole da condurre davanti alla Dea.
La narrazione è come al solito coinvolgente, pregnante e che non lascia respiro, personaggi che nelle pieghe della loro psiche si snodano lungo una trama intricata ma che via via si chiarisce fino a ritrovare un bandolo inaspettato, curioso quando originale, ammirevole, che ci spiega qualcosa in più sul famigerato Mare-di-Sotto.
Il world building è costruito con maestria e accuratamente studiato, mescolando tecnologie moderne a quelle futuristiche o anacronistiche, l’interessantissimo uso della flora permea tutta l’opera con un’aura gradevole e incantevole, usi e costumi dell’antico popolo del Nilo vengono ibridati con una fantascienza spicciola e assolutamente priva di infodump, per una lettura piacevole e sempre densa di scoperte che a volte fanno sorridere, a volte sono agghiaccianti.
Un libro consigliato a chi adora le trame ingegnose senza che siano raffazzonate, e a chi ama la fantascienza sperimentale di ottima qualità.
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