Anche BooksBlog recensisce Intervista a Dio, di Giorgio Manganelli. Lo fa con toni positivi e tutto ciò aumenta l'hype che si è creato attorno a quest'opera poco conosciuta del Manganelli. Vi lasciamo alle parole di Roberto Russo, sulla recensione:
L’autore – “scrittore, traduttore, giornalista, critico letterario italiano, nonché uno dei teorici più coerenti della neoavanguardia”, come ci spiega Wikipedia – deceduto nel 1990, si cimenta con un’intervista che ha del titanico, visto che l’intervistato è Dio stesso.L'eBook è in vendita sul sito Kipple a soli 2 euro, senza DRM (significa che potete leggerlo dove e con chi vi pare, senza limitazioni di sorta). Buona Pasqua!
Siamo in pieno paradosso. Dopo aver intervistato dodici personaggi nel regno dei morti, personaggi eccellenti, a cui si rivolge timidamente e con sommo rispetto: “Mi scusi, signore… Maestro… Maestà…” e via discorrendo, Manganelli si sente pronto per la più importante, ma anche la più assurda intervista della sua vita. Decide di intervistare Dio onnipotente, ma essendo questa un’intervista anomala, si trova costretto a stravolgere tutta la struttura delle sue interviste precedenti. Come prima cosa, non è più lui che intervista, ma lascia il compito a un giovane dall’aria teppistica, forse un giornalista.Così introduce l’eBook, Lietta Manganelli, figlia di Giorgio. Il testo all’inizio spiazza con quell’elenco di verbi e pronomi che sembrano senza senso ma che, in realtà, sono i tentativi di Dio di organizzare un discorso che possa risultare comprensibile alle orecchie dell’intervistatore: una sorta di novella Genesi che ri-crea il dialogo tra Dio e l’uomo.Ecco un passaggio dell’intervista in cui si parla del plenilunio (che è, come ben sapete, la base per stabilire la data della Pasqua stessa):
Il plenilunio è stato concepito come una gigantesca allusione sessuale per i continenti inibiti… La continenza sublimata di cento generazioni ha rappreso nel cielo questa mammella, questo timbro abbagliante, questa frittata, omelette, questa ostia reclamistica, questo orifizio, dietro cui le uova del cielo s’accoccolano in attesa di una impossibile fecondazione… Giovanotto, anche lassù ci sono frustrazioni, nevrosi. Il plenilunio venne psicanalizzato la prima volta mille anni fa… Dica, dica: è un caso difficile, noi non disperiamo […] Stenderemo nel cielo infinite mutande; ma pazienza, pazienza… Dica ai suoi lettori di aver pazienza.
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