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La clonazione nella fantascienza: da Huxley alla nuova serie tv Orphan Black

Clonazione. Un tema di cui la fantascienza, per ovvie ragioni, si è sempre interessata. È l'aspetto etico sopratutto a destare interesse. Cosa accadrebbe se consentissimo alla scienza di clonare gli esseri umani? 
Aldous Huxley affrontò la questione, in modo egregio e profondo, nel suo capolavoro Il mondo nuovo, dove la clonazione umana diventa strumento di specializzazione trasformando le classi sociali in classi sociobiologiche, ovvero differenziate anche dalla costituzione fisica e non solo da quella culturale.
Di recente, lo scrittore britannico di origini nipponiche Kazuo Ishiguro ha affrontato il tema con il suo romanzo distopico Non lasciarmi, giudicato dalla celeberrima rivista Time miglior romanzo del 2005. Cinque anni dopo, nel 2010, il romanzo è stato portato sullo schermo da Mark Romanek. La fantascienza ha infatti affrontato il tema anche in ambito cinematografico e televisivo. 
Orphan Black è la nuova serie televisiva trasmessa da BBC America che tratta proprio questo delicato argomento. Il ritmo serrato, una narrazione coerente, l'ottima fotografia e la presenza della bella protagonista Sarah (Tatiana Maslany) rendono questa nuova serie tv di fantascienza degna di attenzione. 
Le opinioni riguardo alla clonazione sono tante e divergenti. I parametri etici sono delicatissimi. Ma se non altro possiamo affidarci alla fantascienza per sbirciare le tante alternative, belle e brutte, che le nuove tecnologie ci offrono, per giungere a una nostra opinione individuale.
Segue il trailer di Orphan Black:





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