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La giustizia di Iside recensita da XL di Repubblica

XL di Repubblica, mese di ottobre, recensisce La giustizia di Iside (cartaceo ed ebook, 11€ e 2.5€), di Clelia Farris, il seguito del Premio Kipple 2010, La pesatura dell'anima (cartaceo ed ebook, 15€ e 2.5€).

Le note del recensore dicono molto più di altre nostre parole; se ancora non l'avete acquistato potete far tutto dal nostro sito.

Piovono recensioni su Il canto oscuro

Ancora recensioni su Il canto oscuro, il romanzo di Alessio Brugnoli vincitore del Premio Kipple 2011. Questa volta ne parla Scrittevolmente, in questi termini:
Una Roma dai vicoli maleodoranti ma anche della cultura e del fermento intellettuale. Il progresso tecnologico si affaccia al mondo rivelando tutte le sue potenzialità; costosi computatori, valvole termoioniche, studi indirizzati verso l’evoluzione scientifica che attrarrà sempre più animi appassionati. Passato e futuro si mescolano al cospetto di un uomo dalla mente aperta, pronto ad accogliere i cambiamenti che si impongono in una società il cui volto non sarà più lo stesso.
Vincitore del premio Kipple 2011, il romanzo è ben scritto, la scelta dell’ambientazione romana del passato è in armonia con la trama che si sviluppa con equilibrio costante e mostra la capacità dell’autore di narrare una storia con semplicità, alternando un linguaggio scorrevole a dialoghi in dialetto.
La descrizione della città eterna apre un varco attraverso il quale il lettore scorge la Roma come appariva agli occhi dei suoi abitanti, bella e caotica, da amare o detestare, come anche oggi accade.
Vi ricordiamo che il romanzo è in vendita sia in cartaceo che in digitale, quest'ultimo libero da DRM (in formato sia ePub che MOBI), al prezzo rispettivamente di 11€ e 2,5€. Buona lettura a tutti. 

Musica, pittura e testi in un nuovo Dvd

Dvd di 30 minuti, dove l'arte si esprime a 360°, un esempio di ibridazione tra pittura, musica e testi. Il pittore Stefano Giorgi si esibisce attraverso una superficie trasparente, accompagnato dal suono dirompente del duo ODRZ, con parole di Lukha B. Kremo.
Disponibile su www.kipple.it.


Immaginate un acquario contenente un pesce, che si veda solo attraverso due telecamere, una posizionata frontalmente e l’altra lateralmente. Mentre guardiamo i due monitor possiamo pensare che i pesci visibili siano due entità separate, la differente posizione delle telecamere ci dà infatti due immagini diverse. Ma, continuando a osservare i due pesci, alla fine ci accorgeremo che vi è un certo legame tra di loro: quando uno si gira, anche l’altro si girerà. Potremmo credere che i due pesci stiano comunicando tra di loro, istantaneamente e misteriosamente, ma in realtà sono due immagini dello stesso pesce.
Secondo la recente teoria della Meccanica Quantistica chaimata “Paradigma Olografico”, la realtà del nostro universo è bidimensionale, mentre la terza dimensione spaziale è virtuale, analoga a una proiezione olografica.
In quest’ottica, se è facile considerare la pittura figurativa come sottoinsieme della pittura astratta e la letteratura come sottoinsieme della musica, si può considerare il mondo della musica (delle onde sonore) vicino e parallelo a quello della pittura (delle onde cromatiche della luce) e cercare di fondere insieme musica e pittura e immaginare e intravedere, dietro i videogrammi, la proiezione della terza dimensione.

Riflessioni su Il Canto Oscuro

Alessio Brugnoli, autore de Il canto oscuro, vincitore del Premio Kipple 2011, segnala sul suo blog una recensione particolare del suo romanzo che non è una recensione, bensì un esame critico dei punti chiave dell'opera:
Premetto di non volere scrivere una recensione: è una scelta di onestà intellettuale. Essendo amico dello scrittore, il mio giudizio sarebbe inevitabilmente di parte. Non è mia intenzione scrivere una marchetta, ma dedicarmi a una critica in senso più ampio.
Non dire mi piace o non mi piace, qui c’è un errore o compratelo, ma cercare di evidenziare quanto il libro di Alessio rispecchi la forma romanzo.
Forma romanzo che può essere identificata con un triangolo, i cui vertici sono l’intreccio, i personaggi, l’ambientazione.
Se nelle forme originali, il romanzo greco e medievale, ciò che predominava era l’intreccio, dal Seicento in poi il vertice dominante è stato prima quello dei personaggi, poi quello dell’ambientazione.
Faccio un esempio concreto: l’Ulisse potrebbe vivere senza Leopold Bloom, ma non senza la Dublino visionaria creata da Joyce.
Quanto ne Il Canto Oscuro si rispecchiano i tre elementi ?
Ambientazione
Benchè Alessio si consideri uno scrittore di serie b, disimpegnato e incapace di trattare i problemi veri del quotidiano, dal precariato alla crisi economica, a mio avviso rientra pienamente in quella generazione di scrittori trentenni romani che hanno centrato la loro narrazione sul sociale.
L’obiezione che mi si potrebbe porre è che Il Canto Oscuro sia un romanzo di fantascienza, un’opera ambientata in una Roma irreale.
Una Roma irreale, senza dubbio alcuno, però capace d’essere uno specchio deformante del nostro mondo, in cui domina la corruzione, in cui nascondiamo dietro sinonimi la nostra povertà e dove il potere crea nemici immaginari, per rimanere attaccato alla poltrona
Alessio non nega la Realtà, ma la racconta in maniera diversa, creando un apologo del vivere in tempi di crisi e incertezza
Personaggi
Immaginiamo di incontrare i personaggi del romanzo. Pigri, snob, irresponsabili, mossi da piccole ambizioni.
Li eviteremmo, come persone sgradevoli.
Eppure Alessio riesce a farceli amare. Perchè come diceva Graham Greene
Il ruolo dello scrittore è quello di suscitare nel lettore la simpatia verso quei personaggi che ufficialmente non hanno diritto alla simpatia
Da cosa nasce la nostra simpatia ? Dal riconoscere come nostre le loro debolezze e contraddizioni. Non vederli come esempi, ma come compagni di viaggio.
Sempre citando Greene
Considerando attentamente un uomo o una donna, si poteva sempre cominciare a provarne pietà… Era una qualità insita nell’immagine di Dio… Quando si sono vedute le rughe agli angoli degli occhi, la forma della bocca, il modo in cui crescevano i capelli, era impossibile odiare. L’odio era semplicemente una mancanza di immaginazione.
E la scrittura di Alessio ci fa immaginare. Noi ci costruiamo nella nostra mente la vita di Andrea, di Barbara, di Francesca, Marco e Beppe, i dolori che hanno passato e le scelte che hanno compiuto e vi riconosciamo le nostre.
Odiando loro, odieremmo noi stessi
Intreccio
E’ il punto più controverso del romanzo. C’è chi l’ha considerato debole, chi troppo complicato. A mio parere, non è la trama che sconcerta, un ingranaggio dove la ruota dentata più piccola, la morte di Alan Stuart, muove quella più grande, gli intrighi dei vari personaggi, ma le cause.
Abituati alla narrativa di genere, noi ci aspetteremmo come grandi intrighi siano mossi da grandi ambizioni. Non è così per Alessio. Nel suo osservare la società, si è reso conto come il male sia diventato banale.
Non si uccide per conquistare imperi, ma per pochi soldi o per liberarsi di un parente o di un vicino di casa fastidioso.
Questa sproporzione ci lascia perplessi, perchè ci ricorda troppo la vita, impedendoci di sognare.
Credo Roberto Linsi, autore di questa critica, abbia reso un bel servizio al prossimo lettore de Il canto oscuro; voi che l'avete già letto, vi trovate d'accordo con questa disamina?
Vi ricordiamo che il romanzo è in vendita sia in cartaceo che in digitale, quest'ultimo libero da DRM (in formato sia ePub che MOBI), al prezzo rispettivamente di 11€ e 2,5€. Buona lettura a tutti.

Ettore Fobo, Sotto una luna in polvere


Basta con questi poeti minimalisti! Basta con "ciò che conta è il sentimento"!
Basta con le liriche talmente essenziali e facili da essere persino infantili.
TORNIAMO ALLA VERA POESIA.

Come dice Elena del Blog Vagamente Sonnambula, "il ruolo della poesia che se ne fa voce per lo più inascoltata", perché la poesia deve scarnificare il lettore, denudarlo e metterlo davanti alle proprie mostruose contraddizioni. La poesia ha l'obbligo di tenere conto del peso della classicità epica, senza celebrarla da defunta, ma cercando nuove vie e facendola rivivere nella nostra società tecnologica.
Questo è, credo, uno dei pochi libri di poesia di nuovi autori che valga la pena di leggere oggi (Lukha B. Kremo) e non credo di dover aggiungere altro. Lo trovate sia in carta che in eBook cliccando questo link.


NeroCafè recensisce Il canto oscuro

Su NeroCafe.net è comparsa l'ennesima recensione a Il canto oscuro di Alessio Brugnoli, vincitore del Premio Kipple 2011. Giunta alla seconda edizione, questo romanzo continua a far proseliti:
Più che l’intreccio narrativo, un po’ troppo in subordine, è l’ambientazione a essere protagonista in questo originalissimo romanzo di Alessio Brugnoli. Che, ambientato a inizio ‘900, pare un romanzo di lungimirante fantascienza, o meglio futurscienza, scritto cinquant’anni prima degli eventi, con visione competente e preveggente, un po’ alla Jules Verne. E non un pieno steampunk, ovvero romanzo con una base di tecnologia anacronistica all’interno di un’ambientazione storica, riassumibile nel “come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima”. Come se a un certo punto, poche decine di anni prima della vicenda, storia e scienza avessero preso una svolta leggermente diversa. Certo, ci sono diverse imperfezioni di editing, manca qua e la un po’ di punteggiatura, la grafica è puerile e basica. E mettiamoci anche qualche errorino temporale, relativo allo sviluppo scientifico a cadenzialità fantasiosa (all’inizio del ‘900, quando i fratelli Wright iniziavano a volare, la fotografia aveva già soppiantato da tempo i dagherrotipi). Ma, finalmente, un po’ di originalità!!! Una scrittura agile, piacevolmente spiritosa, organica nella difficile prova della coralità d’insieme!!! Qualcosa di diverso rispetto alle solite letture low cost da telefilm americano. Acerbo, certo, ma interessante.
Vi ricordiamo che il romanzo è in vendita sia in cartaceo che in digitale, quest'ultimo libero da DRM (in formato sia ePub che MOBI), al prezzo rispettivamente di 11€ e 2,5€. Buona lettura a tutti.

e-doll di Francesco Verso in eBook

Sicuramente qualcuno di voi lo ricorda: è il Premio Urania 2008, e-Doll di Francesco Verso.
Questa volta esce con il sottotitolo Il fabbricante di sorrisi, a indicare anche che si tratta di una versione riveduta, sicuramente migliore della versione in carta di Urania.
In versione eBook su Amazon, in ePub su tutti i portali di eBook e naturalmente su kipple.it.
Formato: ePub – Mobipocket

€ 2,5

Da tempo le abitudini sessuali degli esseri umani hanno subito un’evoluzione epocale grazie alla creazione degli e-Doll: più sofisticati dei normali robot umanoidi, i replicanti denominati e-Doll rappresentano la risposta definitiva alla richiesta di una sessualità senza limiti da parte di un’umanità previdente ma al tempo stesso decadente.
Maya, irrequieta adolescente moscovita, si finge un e-Doll e conduce una doppia vita. Da una parte è una studentessa svogliata, dall’altra si vende per sentirsi amata. Angel, un e-Doll ermafrodito esperto nell’arte amatoria, medita su come diventare un essere umano. I due protagonisti s’incontreranno in sessoteca e si scambieranno qualche cosa che li avvicinerà alla realizzazione di se stessi.
e-Doll è un noir fantascientifico che ci invita a riflettere sui limiti del concetto di “natura umana”.

“Verso ha mescolato tecnologia, erotismo, affetti famigliari e filosofia, senza dimenticare un accenno alle radici della fantascienza, rappresentate da Asimov e Dick, in un romanzo affascinante, degno vincitore del Premio Urania.”
 Giampaolo Rai – Fantascienza.com

“Verso riesce a costruire una storia avvincente e, nello stesso tempo, capace di concedersi riflessioni a voce alta sul destino futuro dell’umanità.”
Giuseppe Panella - Retroguardia


Francesco Verso. Inizia a scrivere nel 1996, prima poesie e poi il romanzo Antidoti umani, finalista al premio Urania Mondadori nel 2004. Nel 2009 vince il premio Urania con Il fabbricante di sorrisi, pubblicato nella collana Urania con il titolo di e-Doll. Nel 2010 completa il terzo romanzo Livido e i racconti Flush, Dodici Centesimi, Sogno di un futuro di mezza estate, Due mondi e La morte in diretta di Fernando Morales. Nel 2011 finisce il romanzo Bloodbusters e inizia I Camminatori. Nel 2012 vince il premio Odissea della Delos Books con il romanzo Livido. Attualmente collabora con la Kipple Officina Libraria in veste di co-direttore della collana di narrativa fantastica Avatar.



Intervista a Francesco Verso

Su NinjaMarketing è uscita un'intervista Francesco Verso, editor in Kipple, con domande che guardano il lato marketing degli eBook.
Eccone alcuni stralci:

Francesco raccontaci un po’ di te. Perchè hai scelto di intraprendere un business nel mercato degli ebook?

Tre anni fa ho conosciuto i ragazzi di Kipple Officina Libraria, una casa editrice incentrata sul fantastico e la fantascienza. Senza finanziamenti, né altri capitali, erano costretti a pubblicare pochissimi testi all’anno. L’avvento degli eBook e l’apertura di store come IBS, Amazon e Bookrepublic ci ha permesso di abbattere i costi di produzione legati alla carta, alla distribuzione e al magazzino aumentando dall’altro lato i profitti: i libri sono sempre disponibili, non si esauriscono mai e i pagamenti elettronici sono puntuali e tracciabili. La differenza con l’editoria tradizionale è enorme. Oggi alcuni miei racconti e romanzi sono disponibili su Kipple, senza bisogno di investire grosse cifre.

Gli eBook reader sostituiranno i libri in carta stampata?

Oggi gli eBook coprono circa l’1,5% del mercato dei libri, sembra poco, ma se consideriamo una crescita anno su anno del 750% si capisce che le cose stanno cambiando in fretta. Negli Stati Uniti gli eBook valgono già il 25% del mercato e nel Regno Unito il 15%. La carta non scomparirà, solo si useranno due modalità di lettura. Poter scaricare l’anteprima del libro è un grosso vantaggio, una cosa impossibile su cartaceo a meno di non trascorre molto tempo in libreria. A mio avviso, il libro di carta potrebbe diventare il riconoscimento che si attribuisce soltanto agli autori e ai romanzi che vale davvero la pena tenere nella propria libreria.

Un racconto di Kremo su Delos

Kipple.it vive degli scrittori che sono sotto contratto alla casa editrice e della sua redazione; a capo di tutto l'editore, brevemente conosciuto come Kremo. Per chi non conosce Kipple può essere difficile inquadrare qualcosa della nostra politica editoriale, e magari leggerne un racconto liberamente, sul web, può aiutare.
Sulla webzine Delos è disponibile da oggi un racconto di Kremo che, pur non coprendo assolutamente tutto lo spettro culturale di Kipple, può darne una buona idea; il racconto si chiama, semplicemente e argutamente, Senza titolo, e qui sotto riportiamo l'incipit. Buona lettura...
1. Copula

Sudorcaldo di emoeccitazione, ciccioturgida gommocarne e drappostracci residui. Friziattriti pendoscillanti, scontravidità bestiale. Viscipenetra con cattivodolcezza, è come carnetallo.
Ci sono le umettolingue, si sa poco che fanno nella convulsione. Ci sono le manincrocie forzano, si sa poco cosa. Ci sono sessorgani, si sa che fanno.
Flusso e flussoprossimo e miniloop secredente infinito. Emoscroscio irraziolibidinoso e poi requie esentempo.
Torna il senso dei numeri, due sono i corpi distesi esanimi sul letto.


2. Parole sconnesse

La coda dell’alba è alle porte, rincorsa dai rituali cittadini.
L’ispettore Zanforte si dirige verso la luce del corridoio oltre il portone d’ingresso, seguito dal sovrintendente.
Gente angosciata che confabula sul pianerottolo. Una donna ancora in vestaglia, un ragazzo con lo zainetto e un’anziana signora.
— La polizia — dice il ragazzo. Gli sguardi si rivolgono verso i due.
La porta dell’appartamento è socchiusa, l’ispettore si ferma davanti al gruppetto, lo osserva e aspetta che si esprimano, indossando i guanti.
I condomini mugugnano qualcosa tutti insieme, ma i loro volti comunicano molto meglio delle loro parole. Zanforte assume l’espressione di chi ha capito e non vuole sentire oltre.
I due poliziotti entrano. L’appartamento è disordinato, anche se è arredato con cura. Le luci sono accese e si sente ancora il deodorante chimico. Il salotto segue lo schema divano-televisore a schermo gigante, come fosse una sala d’ipnosi. Soprammobili esotici e quadri male assortiti.
In cucina, aroma di caffè e una colazione consumata da poco.
L’uomo cerca di stare attento a dove mette i piedi e avanza lentamente verso il disimpegno per la zona notte, dove ha scorto un rigagnolo scuro.
Supera la porta: la scena è un mosaico di colori e forme molto più efficaci di mille parole. Un’opera surrealista dal sentore metafisico. Una composizione complessa e impressionante, un balzano accostamento di carne, espressioni di sorpresa e disappunto, e sangue.

L'eredità digitale di Bruce Willis


Un paio di giorni fa si sono diffusi in Rete alcuni rumours riguardo una possibile causa che il celebre attore Bruce Willis, interprete peraltro molto attivo anche sul fronte delle pellicole SF - un titolo per tutti, L'esercito delle dodici scimmie del geniale Terry Gilliam - avrebbe pensato di intraprendere contro Apple. 

La notizia, diciamolo subito per sgomberare il campo da bizzarre illazioni, si è rivelata la classica boutade da rotocalco di fine estate: sembra corrispondere al vero che Willis, orgoglioso possessore di diversi iPod e grande acquirente di brani musicali da iTunes Music Store, si sia posto il problema di come lasciare in eredità ai suoi figli la ricca libreria digitale accumulata nel corso degli anni, ma la ventilata ipotesi di portare in tribunale la Casa di Cupertino è stata ufficialmente smentita dalla di lui graziosa consorte, Emma Hemming-Willis.

Tanto è bastato però perché si riaccendesse il dibattito sulla spinosa questione della sorte degli account digitali al momento della, ahinoi, scomparsa dei titolari reali di quegli account. Il campo è al momento governato perlopiù dalle policies delle singole compagnie erogatrici dei servizi on line, in assenza di precise disposizioni legislative in materia. Non mancano certo esempi negativi, come il caso paradossale, verificatosi anni fa sul Kindle Store di Amazon, di un ebook ritirato dalle librerie digitali degli utenti, che pure lo avevano regolarmente acquistato, in seguito a disaccordi insorti tra Amazon e l'editore del libro conteso.

Pur augurando allo scatenato Bruce lunga vita e prosperità, non crediamo tuttavia che il pericolo di perdere il suo patrimonio di musica digitale sia davvero reale, a meno che le major discografiche non impongano ad Apple ulteriori restrizioni, che paiono però improbabili, a meno di non voler scatenare l'ennesima class action

Per rimanere in tema, intendiamo comunque rassicurare i lettori degli eBook acquistati presso lo store  della nostra casa editrice: i nostri libri digitali rimarranno di loro proprietà senza alcuna limitazione temporale. 
Non solo. Fedeli alla politica adottata fin dagli inizi della nostra epopea digitale, tutti gli ebook di Kipple officina Libraria sono liberamente accessibili, senza le odiose e inutili restrizioni imposte dai DRM, gli odiosi lucchetti digitali.

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