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Segnalazioni da Il borghese

In questa sede ci fa piacere segnalare anche le attività collaterali della nostra redazione, come è stato per il lieto evento di ieri, che riguarda Francesco Verso.
Sul prossimo numero 6 de Il borghese compare un articolo-recensione a Ci sono stati dei disordini, il romanzo scritto da Luigi Milani (ufficio stampa Kipple) e ambientato nel G8 di Genova, edito da Delirium in eBook; firma l’articolo Errico Passaro, conoscenza navigata del mondo connettivista, nonché abile giornalista e amico.
La trama del libro prende le mosse dalla scomparsa nel nulla del celebre fotoreporter Luca Olivieri, dopo una violenta lite con la moglie. È proprio la donna, il medico Silvia Mercadante, a tentare il possibile e l’impossibile per rintracciare il compagno – che, come si scopre in seguito, è stato mandato a Genova a realizzare un reportage sul G8 del 2001 – e cercare poi di ricostruire l’accaduto.
Nella prefazione, Antonella Beccaria, giornalista de Il Fatto Quotidiano, scrive con suggestionante partecipazione: «Libera reinterpretazione di una vicenda vissuta o episodio mai accaduto non è importante. L’importante è il racconto della casualità. Di quella casualità che ti fa decidere dall’uno al due, senza riflettere troppo perché non c’è tempo né voglia, che ti fa scegliere a un bivio quale strada inforcare. Destra o sinistra? Verso il mare o verso le alture? Nessuna opzione fornisce un suggerimento, nessun segno è indicatore di un presagio. Scegli e può non accadere niente. Oppure può accadere tutto. Senza possibilità di tornare indietro. E allora si va avanti, nella consapevolezza che a quel punto l’unico fattore determinante diventa non dimenticare. Mai più».
Significativo il fatto, a mio avviso, che a recensire un romanzo di questo tipo sia un un giornale che potrebbe avere altre idee su quegli episodi di più di dieci anni fa, segno positivo del mutare dei tempi che, forse, ci prospettano un futuro meno ancorato a vecchi pregiudizi e concetti.
Nello stesso articolo compare anche una segnalazione a Due mondi, di Francesco Verso (coeditor di Avatar), uscito per la Kipple:
Verso tenta con successo un superamento dei confini tra il genere fantascientifico e il fantasy, quest’ultimo inteso però in una suggestiva accezione «biotecnologica». Il suo racconto è ambientato in un futuro remotissimo, su una Terra molto diversa da quella attuale, dove l’evoluzione umana ha intrapreso percorsi che hanno portato all’avvento di altre razze; ma la presenza misteriosa di una Torre dei Semi riaccende in alcuni individui nuove speranze e il desiderio utopistico di ristabilire gli antichi equilibri ambientali.

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