[Letto su Fantascienza.com]
La terza edizione del Premio Kipple (anno 2010) è stata assegnata al romanzo La pesatura dell'anima di Clelia Farris. Il libro uscirà prossimamente per la collana Avatar.
La vicenda è ambientata in un Egitto ucronico (o steampunk, anche se non c'è vapore, ma congegni elettronici mescolati alla vita religiosa e contadina dell'epoca), in cui l'avanzamento del deserto causa movimenti ribelli secessionisti (e anche eretici). La storia parte dall'infanticidio e dall'assunzione di colpa di una vecchia (madre della prima moglie del padre del bambino, che ha ucciso per motivi di eredità), che viene giustiziata.
I Sette sono una commissione di esperti in diretta comunicazione con i Giudici (entità defunte). La protagonista Naima vi è appena entrata, ma il caso vuole che il verdetto dei Sette (sull'infanticidio) sia sbagliato perché la vecchia ha sì avvelenato il bambino, ma con un veleno (l'artemisia) che non uccide, e dall'autopsia si scopre che il bambino è stato ucciso da un altro veleno. A causa di ciò i Giudici rompono il patto che c'era con i Sette (una sorta di scambio delle anime per cui, per ogni colpevole giustiziato, viene restituita un'anima ai vivi). Nel corso del romanzo muore anche Menes, un importante personaggio che ha collegamenti con i Movimentisti, ribelli che sono a favore dello spostamento dello Stato egizio a causa della desertificazione.
Nel frattempo è stato pubblicato il bando per l'edizione 2011 del Premio Kipple. Le edizioni precedenti sono state vinte da Biancamaria Massaro con I Signori del Malsem e Alberto Cola con Ultima pelle. Due libri dal forte pathos psicologico, complesso intreccio e buona costruzione dei personaggi. Notevole il fatto che due edizioni su tre siano stati vinte da una donna.
A quando un premio di poesia?
RispondiEliminaLa poesia non ha bisogno di essere premiata, ma di essere celebrata.
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