Kipple WebLog
Inchieste e-book
Dategli una bella letta a queste indagini, cominciano a essere il pane quotidiano per l'editoria.
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Stefano Di Marino per Alda Teodorani
Un breve estratto dalla presentazione:
Mi sembra di conoscerla da sempre, Alda. In effetti è così perché anche se di persona ci siamo visti forse un paio di volte c’è un fil rouge che unisce le nostre ispirazioni da molto tempo. Molte volte dico di non ricordare un periodo della mia vita in cui non ho scritto. Credo sia così anche per Alda. Erano forse i primi anni ’90 quando lessi Giù nel delirio e trovai in quella narrazione, sofisticata nella forma ma estremamente cruda nei contenuti, qualcosa che mi colpì. Ancora non sapevo identificare bene la ragione di tutto questo, ma scambiando parole e messaggi con Alda arrivai a capirlo. Era la passione per l’immaginario tipicamente italiano che avevano conosciuto al cinema ancor prima che sulle pagine scritte... che c’erano state pure loro, certo, ma avevano avuto nelle nostre menti un impatto minore di quegli splendidi film che si vedevano ancora al cinema. Prodotti italiani, realizzati da grandissimi artigiani che erano maestri del cinema ma nessuno, proprio per le tematiche ‘popolari’ voleva riconoscere. La realtà editoriale e critica italiana sono un territorio durissimo. Classista, politicizzato, dominio quasi di una setta. Per questo Lucio Fulci non è considerato realmente per il suo valore. Per questo, forse, la narrativa intensa ma non buonista di Alda dopo quel promettente passo che fu ‘i giovani cannibali’ è approdata al cult tra chi di thriller e fantastico gotico s’intende realmente ma non alle edizioni lanciate da grossi editori in centinaia di migliaia di copie.
Esce Antidoti umani, romanzo di Francesco Verso
Ne parla Pino Cottogni:
"L’azione si svolge nel 2080 e il racconto ricorda un poco la tematica dei romanzi di Philip K. Dick con il suo Blade Runner per quanto riguarda l’atmosfera cupa che si incontra all’inizio del romanzo e qualcosa del film Nirvana di Gabriele Salvatores, per quanto riguarda l’uso di tecnologie avanzatissime."
E Sandro Battisti:
"Stiamo leggendo un romanzo di Science fiction con un retroterra culturale che sa di Gibson, di Sterling e di qualsiasi altro ammennicolo tecnologico caro al Cyberpunk, come protesi craniali e olodisk da inserire nel flusso cerebrale."
Antidoti Umani è risultato finalista al Premio Urania nel 2008 ed è uscito originariamente per la Giovane Holden Edizioni. Questa edizione Kipple, nella collana eAvatar è rivista e migliorata.
Storia del rock a Milano
mercoledì 25 maggio 2011
alla Libreria Booklet di via Marco Pichi 3 scala B a Milano (zona Navigli)
MARCO DALLABELLA e LUKHA KREMO BARONCINIJ presentano "DA WOODY GUTHRIE A WOODSTOCK",
La storia del rock dalle radici folk e blues al movimento Hippy.
Un viaggio ideale, una strada lunga un secolo cha parte dalle scarpe dei vagabondi del blues, passa per Liverpool, Londra per arrivare a Woodstock.
Storia completa del rock con dizionario enciclopedi con gli album storici, la Top10, il Beat italiano, le Hit Parade, la filmografia e la bibliografia.
Amazon: venduti più ebook che libri di carta
La notizia è indice dei tempi: su Amazon si vendono più libri digitali che di carta. Ce ne dà notizia, tra gli altri, Corriere.it in un articolo che lascia pochi dubbi perché prende spunto da una nota della stessa Amazon (che ha da poco aperto la filiale italiana):
dal primo aprile a oggi il rapporto tra i libri elettronici per il Kindle e la somma degli economici e degli hardcover di carta (i libri a copertina rigida) è di 105 a 100. I dati, precisa la compagnia di Jeff Bezos, escludono gli ebook gratuiti mentre inglobano i tascabili di carta per cui non c’è una corrispondente versione elettronica.
Il Kindle è il lettore di ebook in grado di leggere il formato preferito da Amazon: il mobi. Che si differenzia dal più comune epub per alcune peculiarità tecniche, e che comunque il Kindle traduce in mobi in pochi passaggi, gratuitamente, rendendolo un lettore ebook assai potente e versatile.
Siete ancora convinti che la carta sia meglio del digitale?
Ettore Fobo alive!
Il giorno 18 maggio dalle ore 18.00 alle 19.30
alla Libreria Booklet via Mario Pichi 3/B - Milano
(zona Naviglio Pavese)
Eugenio Cavacciuti in arte Ettore Fobo parla e legge proprie poesie tratte dal libro "Sotto una luna in polvere"
Vedi il sole rosso? Vedi le luci nel loro tempio? Le acque che cavalcano l’aria, le nuvole che mordono il cielo? Puoi seppellire il ricordo? Puoi trascinarti carcassa? Puoi risorgere, ora?
La lirica epica e moderna di un poeta milanese.
Ebook: condividere le note a margine con openmargin
Così s’intitola il post apparso oggi su BooksBlog che introduce un discorso un po’ più ampio rispetto a quanto detto ieri, quando abbiamo introdotto il discorso degli ebook reader a basso costo, auspicando così una rapida diffusione dell’hardware ma anche del software (ovvero i libri digitali).
Una volta assodata la superiorità dei testi digitali rispetto a quelli cartacei (facilità d’uso, storizzazione, possibilità di ricercare un determinato passo in tempi rapidissimi, diffusione della cultura) si apre un ventaglio di possibilità prima nemmeno immaginate; in particolare, come ci dice l’articolo di BooksBlog in questione, c’è la possibilità di aprire, tramite il software *openmargin, le principali piattaforme ereader così da valorizzare al massimo il libro, allontanandolo definitivamente dalla staticità della pagina scritta. In questa operazione i lettori smettono di essere semplici fruitori di un prodotto, ma ne diventano collaboratori. Come?
Leggendo un eBook, infatti, è possibile intervenire evidenziando porzioni di testi, integrandole, dove si ritiene opportuno con delle note a margine personali che andranno a sommarsi alle note di chi ha già letto, o sta leggendo, lo stesso testo. Il risultato è conferire alla pagina una vivacità e una prospettiva che difficilmente potrebbe avere al di fuori della tecnologia *openmargin.
Lo slogan del progetto è Ridefiniamo il libro e l’idea centrale è quella di “concentrarsi sul dialogo” che diventa tanto più interessante quanto più coinvolge interlocutori “con diverse esperienze e percorsi formativi”.
Ciò significa, anche, che il libro può essere introdotto in un processo infinito di editing e mentre per un genere saggistico la cosa può anche andar bene, per la narrativa tale concetto solleva molti dubbi etici. Ma tant’è, questo è il mondo digitale, vale certo la pena sopportare alcuni aspetti negativi per diffondere nuove tecnologie e per diffondere, soprattutto, la cultura.
eBook Reader dal prezzo abbordabile
Il piccolo e leggero – con un peso di soli 240 grammi – E-book reader biblet offre agli utenti la possibilità di leggere libri, quotidiani e riviste sempre e ovunque, anche in movimento.
Grazie alle connessioni 3G (HSPA) e WiFi è possibile scaricare con un semplice click i contenuti preferiti, per poi leggerli sull’ampio schermo da 6’’ con tecnologia E-ink (inchiostro elettronico) a 16 grigi. Biblet vanta, inoltre, una velocità di refresh superiore - pari a 600 millisec. – e supporta, accanto ai classici formati degli E-book come Word, Pdf, Rtf, E-pub e TXT, immagini in JPEG, BMP, GIF e PNG.
Completano la ricca dotazione di questo dispositivo un MP3 player integrato, una batteria in grado di garantire fino a 30 giorni di autonomia in lettura, 2GB di memoria interna (estendibile a 8GB con SD) e l’E-MAIL client.
Quindi, da giugno sarà nei centri TIM quest'oggetto e non avrete più scusanti per non leggere i nostri ePub senza DRM: la tecnologia è accessibile a prezzi abbordabili, come i nostri libri elettronici.
DANILO ARONA presenta PALO MAYOMBE 2011
Mercoledì 11 maggio 2011 ore 18.00
presso Libreria Booklet, via Mario Pichi, 3/B - Milano (Zona Navigli)
DANILO ARONA presenta PALO MAYOMBE 2011
L’oscuro richiamo dell'Africa centrale, dei suoi rituali magici e della musica ancestrale, degli schiavi deportati e delle pratiche “nere”, sono il coacervo di energie e credenze, di misteri e superstizioni su cui Danilo Arona costruisce una trama incalzante a tratti occulta, a tratti orrorrifica, e sempre avvincente.
Recensione a "Sogno di un futuro di mezza estate"
Sul blog di Michele Nigro è apparsa una bella recensione al racconto di Francesco Verso, appena uscito in ePub senza DRM per noi della Kipple, Sogno di un futuro di mezza estate.
La mettiamo, per intero, qui sotto, perché non è possibile prenderne soltanto un estratto:
Interessante e divertente, questo racconto di Francesco Verso colpisce prima di tutto perché rappresenta una vera e propria sfida linguistica che intriga il lettore fino all’ultimo scroll. L’intreccio disinibito (e omogeneo) tra lo slang serrato di un’umanità che ancora non esiste (ma che potenzialmente è già presente oggi in uno stadio embrionale) e i termini tecnici utilizzati con generosità (per non parlare dei neologismi), non offusca il tema centrale e il messaggio umanizzante che l’Autore è ben attento a non trasformare in una ‘morale’ scontata: Francesco Verso prende semplicemente atto della possibilità di un’evoluzione di certi ‘usi e costumi’ per noi, uomini e donne della prima decade del terzo millennio, fortunatamente ancora indispensabili e naturali. La tecnologia allontanerà definitivamente gli esseri umani? Le future leggi sociali ed economiche asseconderanno questa ‘evoluzione del sesso’? Ci sarà qualcuno capace di andare controcorrente? Queste, e molte altre, le domande implicite al racconto.
I ‘germi’ di questa evoluzione sono già presenti nella nostra società: i siti pornografici, le chat, i social network, le webcam girls… Ritornando al linguaggio particolare scelto da Verso per questo racconto, impossibile non riesumare dai banchi mnemonici il gergo dell’Alex DeLarge del romanzo “L’arancia meccanica” di Anthony Burgess (il teppista magistralmente immortalato nell’omonima pellicola di Stanley Kubrick). D’altronde Verso non fa mistero delle influenze burgessiane sulla sua scrittura.
Il tema della sterilità, invece, omaggia indirettamente “I figli degli uomini” di P.D.James. E la sessualità tra uomo e donna, temuta e non più vissuta ‘di persona’, si riallaccia a una scena piuttosto divertente del film “Demolition Man” interpretato da Sylvester Stallone e Sandra Bullock.
L’unico difetto di questo racconto di Verso è che… finisce: non si vorrebbe mai uscire dal vortice sensoriale creato da uno ‘strano’ gergo che destabilizza positivamente le ‘sicurezze linguistiche’ del lettore.
Manca meno di un mese alla scadenza del Premio Kipple
Kipple Officina Libraria bandisce per l’anno 2011
La IV edizione del Premio Kipple per il miglior romanzo di fantascienza.
Il contenuto deve essere SOLO ed ESCLUSIVAMENTE fantascientifico. Non saranno ammesse opere di fantasy o horror.
I generi che accettiamo sono:
- fantascienza (hard science-fiction, post-cyberpunk, steampunk, bio-punk)
- narrativa di anticipazione
- neo-noir (thriller e new weird)
Testi di qualsiasi altra natura NON verranno presi in considerazione.
La quota di partecipazione è fissata in 20 € per ogni opera, da accreditare entro il 25 maggio 2011
sul conto corrente postale n° 43103274 con causale “Premio Kipple 2011”
oppure tramite bonifico con le coordinate bancarie:
IBAN IT95W 07601 01600 000043103274 intestato a Gianluca Cremoni
con causale “Premio Kipple 2011”.
Cosa aspettate? L'entropia passa inesorabilmente.
Gli occhi dell'Anti-Dio a quattro stelle!
[recensione de "Gli occhi dell'Anti-Dio" di Lukha Kremo Baroncinij tratta da "La stamberga dei lettori", l'originale lo trovate qui]
Immaginate un futuro estraniante ed alienante che ha conosciuto la realizzazione dell'incubo di Huxley, l'umanità divisa in classi genetiche preconfezionate. Immaginate che la società abbia finalmente svelato l'ipocrisia del gioco politico e dunque si sia concessa, inerme e stanca, al predominio di poche ma potenti istituzioni, i transgoverni e la Triade, l'accordo tra i tre più grandi imperi imprenditoriali del mondo. Immaginate megalopoli vastissime, strutture degne dei migliori film di fantascienza, ma anche deserti, giungle carnivore, vulcani magici, in cui si muovono personaggi di tutti i tipi, stregoni ipertecnologici, simbionti tossicodipendenti, bambini cyborg. E che tutto sia dominato dal caos, da particelle impazzite, micro buchineri e increspature nello spazio-tempo.
Provateci pure, immaginate, ma non avrete ancora la misura di questo ricchissimo romanzo.
Scritto da una personalità eclettica, che ha lasciato consistente traccia di sé nel web in svariati campi, dalla musica elettronica alla narrativa sci-fi alla mail-art; ispirato ai principi del connettivismo, nuovo ennesimo movimento letterario d'avanguardia; infine arricchito di un complesso di citazioni occulte ed esibite, omaggi letterali e spunti poi traviati, dall'Huxley esibito eppure mai citato, alla circolarità di Delany, ai nomi dei personaggi che omaggiano film e altri romanzi ancora - Gli occhi dell'anti-Dio si presenta come un romanzo estremamente vivido e ricco, una sintesi ideale di molte significative esperienze in campo sci-fi, capace di racchiudere, nella forma di un sogno particolarmente lucido, le più svariate suggestioni.
Sorretto da uno stile malleabile, riesce a dipingere in maniera nitida le immagini più visionarie, le strutture più fantascientifiche, come la Pyramide, sede di una delle Tre Ditte, il Capello, un immenso ascensore spaziale, o il Superanello, un fantasmagorico e gigantesco acceleratore di particelle orbitale. Le descrizioni lucide, la narrazione densa di azione, sembra di avere davanti qualcosa a metà tra Blade runner e i grandi lavori dell'animazione giapponese. Allo stesso modo, lo stile si presta volentieri a passaggi più introspettivi, e in effetti i personaggi conoscono una discreta caratterizzazione, sorretta, peraltro, da una notevole proprietà di linguaggio. L'autore riesce a fare esattamente ciò che vuole con la lingua, gioca a suo piacimento, scolpendo così tre stili narrativi diversi per i tre punti di vista, muovendosi tra prima e seconda persona, tra passaggi di una grande ricchezza lessicale e l'efficace punto di vista di Grummy il Gamma, sgrammaticato secondo copione.
Ultimo, certo non per importanza, l'elemento della critica sociale, che traspare da ogni pagina. Le dinamiche sociali del romanzo sono sapientemente costruite, il romanzo può tranquillamente poggiarsi su un background ben elaborato, e talvolta pare pure sufficiente limitarsi a qualche immagine, come quella della Pyramide, che con la sua svettante forma, appunto, piramidale, che sovrasta un'intera megalopoli, è davvero il simbolo della rigida società piramidale, del benessere dei condensamenti superurbani che si poggia sullo sfruttamento delle classi subalterne.
Certo, qualcosa manca ancora. Un po' perplesso mi ha lasciato tutto il grande apparato di citazioni, riferimenti ed omaggi: per esempio, l'idea delle caste genetiche si ritrova ormai, in forme diverse e modalità diverse, nel ricco panorama fantascientifico, che motivo c'era, dunque, di scomodare Huxley e copiarne la terminologia? Quanto alla trama in sé, forse duecento pagine sono troppo poche per contenere la grande immaginazione dell'autore. Quella relativa alla prima metà è stata, per me, una lettura rallentata, confusa; tutt'altra storia per la seconda parte, che ho letto d'un soffio, in uno svolgersi dell'azione sempre più frenetico fino a quel finale che, una volta oltrepassato lo scoglio del colpo di scena imprevisto, appare scontato ed inevitabile.
Cosa resta: resta comunque il godimento di un romanzo ben immaginato e ben scritto, resta la voglia di sapere ancora qualcosa di più, resta soprattutto la convinzione che il romanzo andrebbe letto un'altra volta, e un'altra ancora, certo di non aver esaurito tutto ciò che ha da dire.
Il libro lo trovate in cartaceo e in eBook in tutti i portali e anche sul sito Kipple.